Ogni qualvolta mi accingo a presentare qualche mia opera mi chiedo se ancora oggi, nel succedersi di sempre nuove forma artistiche, si possa considerare valida una tematica che intenda estrinsecare poetiche suggestioni di vasti cieli puliti e lunghe distese d’acqua, di angoli remoti e specchi d’acqua chieta; dire cioè quanto possano incantare un limpido mattino o, nell’ora calda che precede il tramonto, piccole barche silenziose all’ormeggio.
Mi chiedo cioè se ancora oggi nel campo dell’arte, ove tutto è o passa come problematica e fatto di coltura, sia possibile accostarsi in tutta umiltà a questa natura così prodiga per tentare di raccontarne il suo incanto. Credo di si.
A me basta raccontare come meglio riesco la bellezza della laguna e dei suoi borghi di pescatori nei silenti momenti del giorno e coglierne spazio, luce e colore.